venerdì 10 novembre 2006

Per la libreria... un dizionario...


Ho scoperto da tempo che adoro dare ad ogni cosa il nome più appropriato. Adoro le architetture lessicali fino a che sono sostenibili ma, sempre più spesso, i significati delle parole sono spazzati a casaccio dal freddo vento della tundra. Il bianco è un bel colore, per scrivere a casaccio, suggerirei di lasciarlo intonso. E' mia opinione che il significato delle parole resti e rimanga uno solo. Si possono aggiungere mille sfumature e con le parole spesso ci si può giocare, ma il significato e l'unica cosa certa che abbiamo. Non potrebbe essere altrimenti. Non potremmo neppure giocarci. Se domandassi la palla per spegnere la mia bicicletta in un paio di giorni vestirei molto stretto e avrei una splendida tapezzeria imbottita. Posacenere e sigaretta mi permettono di rimanere insano di mente ma comunque libero. Intelligente significa intelligente. Mentre. Furbo significa furbo. Lapalissiano? Sembrerebbe, ma spesso non è così, almeno per alcuni. Domando scusa ma non accetto di aprire discussioni sul significato delle parole. Una persona può essere furba e può essere intelligente ma non necessariamente entrambe e contemporaneamente. Conosco persone molto intelligenti ma non furbe. Qui utilizzato in accezione negativa di scaltre. Questo mio nuovo post fa seguito ad alcuni commenti. Il fine è semplicemente quello di precisare, di sottolineare una caratteristica del mio carattere, di me stesso. Questa mia caratteristica permette di incasellarmi, di etichettarmi. Può piacere o dispiacere ma permette all'essere umano di esercitare una sua caratteristica: discernere.
a.al.

4 commenti:

Unknown ha detto...

...sono d'accordo con te, ale...ma, dopo averti insignito - per i poteri da me conferitomi dalla confraternita dei cereali - dell'onorificenza di "accademico della Crusca", mi permeto di muovere un paio di appunti...premesso che io, Master of Fouls, amo giocare con le parole...e tu stesso a mio parere adori questo passatempo...non sono della tua idea quando parli di un unico significato per un'unica parola: non puoi trascurare le componenti esogene! non puoi banalizzarmi le sfumature che la lingua italiana ci regala...non essermi così anglofilo...un bimbo furbo è diverso da un uomo furbo...entrambi sono differenti da una donna furba...tutti e tre sono differenti da un cane furbo...non si può andare a prescindere dal contesto...e non solo con il lessico, ma anche con il resto...

...e poi...cosa devi precisare del tuo carattere con questo post? ...

... ha detto...

Devo purtroppo ammettere di aver sbagliato supposizione. Pensavo di trovare in te il compagno degno di una scopa d'assi. Ma il Dream Team è lontano. Supponevo che questo post avrebbe guadagnato almeno una ventina di commenti. Ma ho fallito l'intento.
Giocare con le parole non significa modificarne il significato. Va bene il contesto ma il significato non cambia minimamente altrimenti avremmo vocabolari da 10.000 pagine per ogni voce. Poi sappiamo tutti che un bimbo furbo ti vuota il vaso della Nutella, una donna furba il conto corrente e che anche se il tuo cane è furbo non ti batterà a scacchi. Ma "furbo" rimane tale, dipende a cosa lo si abbina... sta all'intelletto di chi scrive e all'intelletto di chi legge. E' l'insieme delle parole a passare significati più complessi, immagini, emozioni... Ecco perchè: «Dove finiscono le parole... Inizia la musica».

Unknown ha detto...

...mi trascuri...e quindi ti casso...

sono ancora sicuramente il tuo compagno migliore di scopa d'assi...tranne che non te ne rendi conto...o forse non ne vuoi avere bisogno...:-P

Anonimo ha detto...

stiamo sereni, in questo fantastico sabato mattina che son qui che me la lavoro/sciallo con sigaretta in ufficio ( libertà libertine del sabato) il compagno per la scopa già esiste ed è passato alla storia come il "Dream Team" ( bari professionisti) l'unico che ha battuto le "Gorgoni" le quali per rifarsi anni dopo hanno umiliato incessantemte il team Blueice...
scopone a parte

devo dare ragione ad entrambi
ad Ale perchè sottolinea, latolinea e mette i puntini sulle "i" utilizzando la parola più appropriata per denominare le cose e per esprimere al meglio un concetto ma pecca alcune volte di leziosità ed esagera, sembra una mestrina dalla penna rossa...
(ma io riesco a far di peggio) e a Master perchè le parole subendo modificazioni ed evoluzioni continue possono ora esprimere qualcosa di differente rispetto a quello che esprimevano solo 3 anni fa...
ahimè vorrei restar, dabuona linguista, a dissertar con voi ma, il lavoro, me llama...

ah a proposito di dizionari ... li adoro...dite che sia per questo che ho scelto le lingue e non le bocche? smakkkkkk