E' difficile rimanere fuori dal coro...

Outsider? Ma cosa significa in realtà? Desidero fare riferimento ad un Blog che oramai spopola. Un semplice commento sarebbe superfluo, qui occorre valorizzare. Questo blog? Irriverente e dissacratorio pone questioni e risponde a domande che, indubbiamente, stimolano me ed il mio carattere. Forse perchè viene citato anche il mio nome? Forse. Outsider lo sono da una vita intera. Prima non per mia volontà. Poi per mio sommo piacere ed inclinazione. Venivo scartato dalla "cumpa" poichè oltremodo obeso e quindi senza i jeans giusti, la camicia giusta, il giubbotto giusto. Non c'era la taglia, la mia mamma me li avrebbe anche comprati ma per acquistare un paio di Levi's a New York ho dovuto attendere la diffusione della rete. Ne feci una malattia ma la curai a lasagne. Ho sempre confuso teglie per taglie. Poi, con il passare degli anni il mio carattere si è formato, anzi, "sformato" di conseguenza e outsider lo sono rimasto. Non senza fatica. E' difficile rimanere fuori dal coro. E' davvero dura, ho sempre sofferto di solitudine ed esorto sempre tutti a risolvere questa diffusa questione. Il branco, il gruppo, la compagnia, sono stati aiuti che ho certo avuto, gli amici sono fondamentali, ma non in forma continuativa. Ho sempre avuto vicino amici che reputo molto intelligenti, che non si sono fermati a ciò che i loro occhi percepivano e che comunque sono arrivati quando ero già avanti di età. Poi c'era la moltitudine, le persone che incrociavano il loro destino con il mio nei locali, sul corso per la "vasca", alle superiori e poi nei chiostri dell'università. Conosco gente ovunque, anche volendolo per me sarebbe stato impossibile muovermi in incognito. I miei amici e amiche si contano sulle dita di una mano ma alla mia festa per i 18 anni erano presenti 1200 persone. Questo basti. Sono sempre stato al centro dell'attenzione, un "P.R." di 180 chili non lo si trova in ogni locale. Questo ha formato la mia presunta "unicità" a volte interpretata in maniera positiva ma spesso anche negativamente. A chi è mai capitato di entrare in un locale e vedere tutte le teste volgersi nello stesso istante? Accade anche ora anche con 85 chili in meno. La compagna esatta per un outsider? E' difficile rimanere fuori dal coro. Mai domanda fu più difficile. Posso dire che cosa non vada bene per me. Opportunismo e menzogne sono out. Mi piacciono intelligenti ma non furbe. Oneste, corrette, sincere. Io sono un casinista ma adoro il silenzio. Di cui non fu mai scritto. Adoro andare all'Ikea. La mia passione è la cucina. Insomma, io sono una "checca" mancata (se qualche checca si offende mi spiace ma è un problema suo, io sono stato 33 anni Ciccio Bombo Cannoniere... senza usarlo) quindi tutto viaggia di conseguenza. Due outsider nella stessa coppia non ci stanno di certo. Con la mia migliore amica, mentre tutti ci mettevano nello stesso letto, avevamo estrapolato questo concetto giungendo alla conclusione che, formando un ipotetica coppia, avremmo dovuto avere due salini, due oliere, due living, due cucine. Tutto doppio. Quindi? La compagna di un outsider non è una outsider. Questo è provato. Ma non è neppure una persona qualunque. L'outsider è egocentrico e quindi di una gelosia folle. Desidera mille continue attenzioni, vive sul palco per tutta la vita. E' talmente abituato ad essere Ombelicus Mundi da risultare molto difficile, a volte, rimanergli vicino. Un Ombelicus Mundi non accetta altri Ombelicus Mundi in coppia. Amici sì ma non compagni. Perchè? E' difficile rimanere fuori da coro.

a.al.